Sunday, March 25, 2012

Peres: Rabin's two state solution accepted by right, left

Peres: Rabin's two state solution accepted by right, left
By JPOST.COM STAFF
03/25/2012 19:14
President Shimon Peres said Sunday that the two state solution has evolved over time into a basic tenet of Israeli policy both "for right-leaning and left-leaning governments," according to Army Radio.

At a ceremony honoring former heads of state, Peres credited former prime minister Yitzhak Rabin with increasing support for the two state solution until it became conventional wisdom

Nel calderone del razzismo

25.03.2012 Nel calderone del razzismo
Commento di Ugo Volli

Testata: Informazione Corretta
Data: 25 marzo 2012
Pagina: 1
Autore: Ugo Volli
Titolo: «Nel calderone del razzismo»



Da MOKED, riprendiamo l'analisi di Ugo Volli, che titoliamo " Nel calderone del razzismo".



Ugo Volli

Quando accade un atto di violenza contro gli ebrei, un evento terribile come a Tolosa o solo una minaccia o un'espressione d'odio, la condanna viene di solito espressa in termini di rifiuto del razzismo. Suona meglio dire che un gesto è razzista piuttosto che antisemita, l'infrazione al comune senso dell'umanità appare più vasto e generale, la difesa da esso meno particolaristica. E però bisogna capire che cosa si perde nell'immergere l'odio per gli ebrei nel calderone del razzismo. E' necessario riflettere di più su questo termine e su ciò che il suo uso implica. E' importante capire che seppure il razzismo è inevitabilmente antisemita, l'odio per gli ebrei non sia necessariamente razzista. Non solo perché la parola “razza” è relativamente recente, non si diffonde in Europa prima del sedicesimo secolo (mentre “razzismo” è un vocabolo solo ottocentesco). Ma perché il concetto è estremamente limitativo.


Il razzismo è una bizzarra teoria ottocentesca, che pretendeva una inesistente base scientifica, per cui gli esseri umani andrebbero divisi in gruppi chiusi, appunto le “razze” con caratteristiche psicofisiche essenziali ben differenziate, naturalmente alcune superiori e altre inferiori. La scienza ha mostrato da tempo che queste “essenze” non esistono, che tutti i gruppi umani sono non solo ovviamente interfertili (che è il criterio biologico per la differenziazione di specie), ma di fatto sempre largamente mescolati e che la variabilità genetica interna a ciascun gruppo umano è sempre assai più vasta dalla differenza statistica fra gruppi.
I tratti più visibili, come il colore della pelle ecc. non sono segni rivelatori di un'essenza razziale ma adattamenti a certe condizioni fisiche dei luoghi come l'illuminazione solare, che emergono rapidamente per adattamento evolutivo in qualunque popolazione sia sottoposta a quelle condizioni. Essere razzisti è oggi come credere che la terra sia piatta: pura ignoranza.
C'è bisogno di attribuire questo errore intellettuale all'assassino di Tolosa per capire i suoi atti? Si può affermare che abbia ammazzato dei bambini, consapevolmente e deliberatamente, perché pensava che fossero di razza inferiore? Basterebbe essere consapevoli che siamo tutti esseri umani, contraddire l'aberrazione ideologica nazista, per eliminare questo tipo di crimini orrendi?
Anche se in alcuni casi si sono estesi al “sangue”, cioè alla discendenza ebraica, le persecuzioni cristiane e islamiche contro gli ebrei non erano razziste: chi si convertiva in genere aveva salva la vita. L'obiettivo era la religione, certamente, nel senso che il discrimine per cristiani e islamici era una dichiarazione di fede; ma allo stesso tempo veniva colpita la specificità culturale e nazionale dell'ebraismo: anche se nel corso della storia molti ebrei si sono convertiti per convinzione, per interesse o più spesso per salvarsi la vita, non vi sono ebrei cristiani o ebrei musulmani, come vi sono per esempio Bosniaci cristiani e musulmani.

Nell'ebraismo il carattere nazionale e quello religioso coincidono largamente.

L'odio per gli ebrei (uso questa locuzione invece dell'antisemitismo che è anch'essa parola ottocentesca) è dunque odio di una religione e di un popolo allo stesso tempo: come si possono odiare induisti e musulmani in Kashmir, e anche come vi è stato odio fra polacchi e russi o fra francesi e tedeschi. L'odio contro gli ebrei è però molto più largamente diffuso, molto più permanente e soprattutto esso è eliminativo.
I più nazionalisti dei serbi non potevano pensare di distruggere i musulmani kossovari fino all'ultimo uomo, gli sciiti iracheni non possono voler cancellare dalla faccia della terra i sunniti o viceversa – per il semplice fatto che non è possibile. Sono odi feroci e violenti, ma non eliminativi. Quello per gli ebrei lo è: Hitler parlava di “soluzione finale”, molti autori nella Chiesa credono che ci sia bisogno della conversione di tutti gli ebrei per la parusia, il ritorno finale; nel mondo islamico circolano detti attribuiti al Profeta sull'eliminazione degli ultimi ebrei nascosti dietro sassi e alberi.
La ragione di queste caratteristiche non è facile da comprendere, ma certamente ha a che fare con il fatto che gli ebrei sono stati per millenni dispersi in piccoli gruppi in mezzo a popolazioni differenti: estreme minoranze che hanno rifiutato di assimilarsi. Cristianesimo, Islam, laicismo volterriano, marxismo, nazismo hanno avuto il progetto comune di eliminare questa anomalia, con la distruzione culturale o con quella fisica, a seconda dei luoghi, dei momenti o delle tendenze dei movimenti. I progetti di soluzione finale del problema ebraico attraverso la conversione più o meno forzata (secondo la promessa cristiana o musulmana), o l'assimilazione (come volevano Marx e gli illuministi), l'espulsione (buona parte degli stati europei fra medioevo e prima modernità) o lo sterminio (i nazisti) sono certamente assai diversi sul piano delle conseguenze personali e anche dell'intenzione etica; ma dal punto di vista storico-culturale il risultato non è troppo diverso: tutte queste strade portano a una società senza ebrei. Il razzismo non c'entra, la Chiesa e l'Islam si vogliono universali, ammettono tutti i popoli, purché convertiti. Fanno eccezione solo per Israele.


Il primo sionismo si illuse che la costruzione di uno stato degli ebrei e quindi la fine dello stato di minoranza dispersa avrebbe annullato l'odio. Di fatto quest'odio è solo cambiato, si è esteso dai singoli individui allo stato. Nel passato l'odio per gli ebrei prendeva ridicoli pretesti religiosi (“il popolo deicida”, o che “aveva rifiutato Maometto”), o assumeva calunnie più gravi e ancor più infondate (gli omicidi rituali, gli avvelenamenti dei pozzi), si basava sul carattere “capitalista” degli ebrei (per secoli in Europa costretti a fare i prestatori di denaro dalla proibizione di altri lavori) o sul loro rapporto col socialismo, o infine sulla menzogna della razza.

Oggi sarebbe Israele a “opprimere” i palestinesi, a uccidere bambini, strappare organi ai defunti, a non volere la pace, a “colonizzare” a “giudeizzare Gerusalemme” eccetera.
Sono tutte menzogne, ma la loro falsità non impedisce agli assassini di ucciderci e alle organizzazioni internazionali di discriminare Israele in maniera sistematica.

Definendo quest'odio “razzista” gli togliamo la sua terribile specificità storica, lo annacquiamo in un calderone di antipatie e localismi. Coloro che hanno detto che l'assassino di Tolosa non ce l'aveva con gli ebrei ma con la Francia, probabilmente l'hanno fatto a fin di bene, per cercare protezione in una legalità generale. Chi, pur di origine ebraica, ha insinuato che si facesse scandalo per gli ebrei ma non lo si sarebbe fatto per i Rom, invece l'ha fatto con la malvagità di chi si è unito agli odiatori del proprio popolo.
Resta il fatto che entrambe questa posizioni sono sbagliate. Magari l'assassino di Tolosa odiava anche la Francia di cui era cittadino. Ma il suo odio per gli ebrei non derivava da quello par la Francia, né era spiegabile con le sue condizioni sociali, né era razzista: era l'ultimo anello di una catena millenaria, ed era stato alimentato da specifici e infaticabili maestri d'odio, antisemiti consapevoli, impegnati a distruggerci fino all'ultimo uomo.

Questo dobbiamo sapere senza farci illusioni. E senza rifugiarci dietro le consolanti etichette del razzismo e del nazismo, pretesti momentanei e perituri di un odio molto più profondo e antico.

http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

25.03.2012 Nei prossimi giorni la Palestina sarà liberata... Commento di Deborah Fait

25.03.2012 Nei prossimi giorni la Palestina sarà liberata...
Commento di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 25 marzo 2012
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Nei prossimi giorni la Palestina sarà liberata...»



Nei prossimi giorni la Palestina sarà liberata...
di Deborah Fait



Deborah Fait

Non ci crederete ma circolano in internet voci sempre piu' insistenti che Mohamed Merah non sia stato un assassino terrorista islamico ma un agente del Mossad che ha avuto ordini di ammazzare bambini ebrei per mettere in cattiva luce l'Islam, religione di pace e amore, faro di civilta'.
Non basta, ho letto che Anders Behring Breivik, il terrorista norvegese assassino di 77 ragazzi in un isola della Norvegia, e' stato mandato a compiere la strage dal Mossad. Gia', gia', avete letto bene, proprio dal Mossad. Naturalmente, indovinate un po', anche i due tagliagole che hanno distrutto la famiglia Fogel non erano mica terroristi, no, erano al soldo di Israele per demonizzare i bravi palestinesi.
Quando ci va bene, nel senso che, quando non accusano Israele di ammazzare il proprio popolo in casa e all'estero per danneggiare l'onore dell'islam, ecco che qualcuno e' pronto a dichiarare che gli assassini non sono antisemiti, no, assolutamente, sono semplicemente teppisti, criminali comuni, come nel caso della banda assassina di Ilan Halimi, torturato per tre settimane e gettato, morente, in una discarica. Fofana, il capo della "banda dei barbari", al processo, ha dichiarato ridendo che gli ebrei sono tutti ricchi e cosi' ne hanno rapito uno per avere dei soldi, e, per avere dei soldi, per tre settimane gli hanno spento sigarette sul viso, lo hanno innaffiato coll' acido, lo hanno lasciato agonizzare tra gli escrementi. Un orrore senza fine sul povero corpo di un ragazzo ebreo. Secondo le autorita' e i media francesi, non erano assassini antisemiti, no, semplicemente criminali comuni, resi tali dalla cultura occidentale che li discrimina e li obbliga a delinquere. Chissa' perche' questi "criminali comuni" si imbattono sempre in qualche ebreo da ammazzare o, nel migliore dei casi, da prendere a bastonate .
Pensa te, 'sti ebrei che vanno a farsi uccidere per puro vittimismo, si sa che lo fanno da sempre, per pura cattiveria e perche' i loro assassini siano accusati di odiare tutto il popolo ebraico.
No, amici, i nostri nemici non demordono, armati dell'odio piu' profondo contro Israele, sono sempre molto attenti e pronti a rivoltare la verita' in modo che gli ebrei, i fetentissimi ebrei, siano considerati dall'opinione pubblica assassini dei propri bambini, pericolosi per la "pace nel mondo" che senza Israele non avrebbe problemi di sorta, responsabili delle piu' terribili guerre e di enormi disastri naturali, dai terremoti agli tsunami. .
E' cosi' che l'odio crea altro odio. E' cosi' che diventa facile, quasi normale, delegittimare Israele, mostro tra le nazioni e responsabile di ogni malefatta. E' cosi' che diventa addirittura un gioco da bambini organizzare manifestazioni di odio totale contro gli ebrei ed e' cosi' che un ragazzo nelle cui vene scorre solo odio e fanatismo arriva a rincorrere una bambina ebrea di otto anni, prenderla per i capelli puntarle la canna della pistola alla tempia e sparare, non un colpo, due colpi per essere sicuro che sia morta come gli altri due bambini ebrei di tre e cinque anni ammazzati mentre il loro padre, ebreo anche lui, cercava di proteggerli col proprio corpo.

Non esiste niente del genere nella storia dell'umanita', mai nessun popolo, durante tutta la sua esistenza, e' stato colpevolizzato per delitti mai compiuti, mai nessun popolo, oltre ad essere perseguitato, ha dovuto sopportare anche la beffa di sentirsi accusare di provocare avversione e implacabile ostilita'. Mai nessuno al mondo si e' sentito dire "se non andavi ad abitare la' non saresti stato ucciso". Mai nessun popolo si e' mai sentito dire " vi perseguitiamo perche' siete stupidi o perche' siete intelligenti, perche' siete poveri o perche' siete ricchi, perche' siete erranti o perche' avete una patria"
Mai nessuno.

E' da poco finita la "settimana dell'odio contro Israele"? Chi vi ha partecipato sta ancora facendo ordine tra volantini e slogans da usare la prossima volta, che gia', nei paesi islamici, si preparano alla "marcia per liberare Gerusalemme" che avra' luogo il 30 marzo. L'Iran sta gia' organizzando il tutto come si conviene, si chiamera' "Global March to Jerusalem" , scusate ma non so come la chiameranno in arabo, so pero' che l'ambasciatore iraniano a Beirut, il signor Ghazanfar Rokn-Abadi, ha dichiarato che "nei prossimi giorni la Palestina sara' liberata". Debkafile scrive che il regime di Teheran sta " invitando" gli ebrei iraniani a partecipare alla marcia e "chiede" (immagino con la gentilezza propria di quel regime) di fornire alla causa giovani ebrei dai 18 ai 22 anni che avranno "l'onore" di essere tra i primi a rompere il confine tra Libano e Israele e a dare il via all'incursione per liberare la Palestina e Gerusalemme. Chi non obbedira' probabilmente sparira' da qualche parte per mai piu' ritornare http://www.debka.com/article/21856/
Ahmadinejad ha gia' fatto preparare per il grande evento delle caricature nel solito stile nazista e pare che quella vincente rappresenti la moschea di Al Aqsa circondata dal filo spinato di Auschwitz. Scommetto che Vauro sara' invidiosissimo.

Che altro amici? Ahhh si, il laburista Livingston, quello che vorrebbe fare polpette di Israele, candidato a sindaco di Londra ha detto " da sindaco rendero' Londra il faro dell'Islam" , introducendo nel cuore dell'Europa, un cultura tribale che pratica la Sharia. Dunque, mentre Eurabia avanza inesorabilmente e l'Iran minaccia ancora e sempre di distruggere Israele, ecco che alcuni pacifisti israeliani, ahime' non piu' intelligenti di quelli del resto del mondo, manifestano a Tel Aviv con cartelli del tipo "Iran non ti bombarderemo" e "Iraniani noi vi amiamo". Come tutti i pacifisti, anche i nostrani, falsificano la verita' , Israele non vuole bombardare l'Iran ma i siti nuclerari che sono tutti in zone desertiche e non abitate. Israele ama gli iraniani, non c'e' mai stata una manifestazione contro quel popolo, e' vero il contrario, e' vero che gli iraniani non hanno mai detto una parola in difesa di Israele e del suo minacciato annientamento con relativo sterminio degli ebrei. Mi auguro, per il bene di tutto il popolo di Israele, che i manifestanti di Tel Aviv non debbano mai pentirsi.

http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

anti-Semites Sympathize with Toulouse Killer

Anti-Semites Sympathize with Toulouse Killer
by Tzvi Ben Gedalyahu

Several French Muslim students honored a one-minute silence for the Toulouse murderer, and Facebook page paid “homage” to the killer until the social networking company banned it.

Others condemned Israel for “exploiting” the murders, and some French media called the terrorist a “child” while others said he was a victim of economic hardship for Muslims.

Although most French schools held a moment of silence in memory of the victims, one teacher in Rouen staged a moment of silence for Mohammed Merah, who killed a rabbi and three young children at point-blank range last week at the Otzar HaTorah Jewish school in Toulouse. He killed three French paratroopers of North African and Carribean origin, all of whom were Muslim, the week prior.

Most of the children left the classroom in protest, but others honored the teacher’s request, and student proclaimed that the murder victims “deserved it." The teacher explained that Merah, linked to Al Qaeda, was a “victim” and that media reports of his Al Qaeda links were a media invention.

The education authority suspended her after protests but pointed out the disciplinary action does not necessarily mean that the teacher is “guilty.” The teacher’s union later said that the teacher regretted her comments.

The local education authority said the suspension does not mean she is guilty.

A Facebook page paid homage to Merah until the site managers removed it, but not before several hundred people clicked on it, many of them leaving remarks against the police and in support of Muslim fanaticism.

The Electronic Intifada stated on its site, “What does the spokesman of Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu do when his propaganda efforts fail to conceal Israel’s abuses of Palestinians? He uses the blood of Jewish children murdered in the French city of Toulouse last week to try to blot them out. This is low, even for Israeli official propaganda.

“Since 16 February – when Israeli occupation forces violently seized from her home in the West Bank village of Burqin – Hana al-Shalabi has been on hunger strike because she has no other way to resist the injustice Israel is inflicting on her and her family.”

Several media outlets in France termed the 14-year-old Merah a “child” who was a victim of poor socio-economic conditions.

Le Figaro backed a popular theme in French media that there was “no doubt" that Merah was incited by “Islamophobia.”

The New York Times noted that French “Muslims complain widely of feeling vilified by some political elements, on the right in particular.”

Tags: Toulouse ,Toulouse terror attack ,Anti-Semitism

Israel Will Bar Entry of UN Rights Council, Warns Ayalon

Israel Will Bar Entry of UN Rights Council, Warns Ayalon
by Tzvi Ben Gedalyahu

Israel will bar entry of U.N. officials trying to investigate alleged effects of Jewish communities in Judea and Samaria on Palestinian Authority Arabs, Deputy Foreign Minister Danny Ayalon said Sunday morning.

"Once again the Human Rights Council has proven that it is essentially a rubber stamp of the Palestinians and it has again been proven that the Palestinians do not seek an historical reconciliation or peace, but confrontation and struggle,” he said after the international body announced its newest investigation against Israel.

Ayalon added, "This is a continuation of the political incitement campaign that the Palestinians have been holding against us in recent months. As far as Israel is concerned, the U.N. committee has no effect - political nor moral - and therefore we will not allow them to work here."

He said Sunday morning there is no point in cooperating with a Council that tries to cause damage to Israel, and he pointed out that the Human Rights Council includes several countries who lead the world in violating the rights of their citizens.

Foreign Minister Avifdor Lieberman said last week that Israel might quit the Council.

Prime Minister Binyamin Netanyahu stated, "Until today, the Council has made 91 decisions, 39 of which dealt with Israel, three with Syria and one with Iran. One only had to hear the Syrian representative speak today about human rights in order to understand how detached from reality the Council is. Another proof of its detachment from reality came last week when it invited before it a representative of Hamas, an organization whose ideology is based on the murder of innocents.”

Two years ago, retired South African Judge Richard Goldstone headed a Human Rights Council committee that issued a book of more than 500 pages on war crimes allegedly committee by Israel during the counterterrorist Operation Cast Lead campaign in Gaza.

More than a year after the report, Goldstone admitted that he later learned facts that supported Israeli statements that the Hamas terrorist organization used civilians as shields for their terrorist attacks against Israel.

Former Egyptian Diplomat Gamal Bayoumi, Secretary-General of Arab Investors Union, Defends Peace with Israel: It Allowed Us 40 Years of Building up Egypt's Economic Power

Special Dispatch No. 4602
Former Egyptian Diplomat Gamal Bayoumi, Secretary-General of Arab Investors Union, Defends Peace with Israel: It Allowed Us 40 Years of Building up Egypt's Economic Power

Following are excerpts from an interview with former Egyptian diplomat Gamal Bayoumi, secretary-general of the Arab Investors Union, which aired on Al-Tahrir TV on March 6, 2012.

To view this clip on MEMRI TV, visit http://www.memritv.org/clip/en/0/0/0/0/0/0/3371.htm.



Gamal Bayoumi: "My position with regard to Iran is based on two things. One is that Iran has been hostile to the Egyptian peace process throughout. Iran has not just expressed its opposition, but has acted to destroy it."





To read the full report, visit http://www.memri.org/report/en/0/0/0/0/0/0/6215.htm.

Egyptian Author Sayyid Al-Qimni: We Have Tried Islamic Rule for 1,400 Years and It Has Failed

Special Dispatch No. 4603
Egyptian Author Sayyid Al-Qimni: We Have Tried Islamic Rule for 1,400 Years and It Has Failed

Following are excerpts from an interview with Egyptian author Sayyid Al-Qimni, which aired on Al-Arabiya TV on February 23, 2012.

To view this clip on MEMRI TV, visit http://www.memritv.org/clip/en/0/0/0/0/0/0/3357.htm.



Interviewer: "Almost everybody agrees that the people you were talking about, who have entered Egyptian parliament – the Muslim Brotherhood and the Salafis – differ from the jihad organization and from Al-Qaeda, who are represented by Al-Qaeda in Iraq, and renounce their actions. Why do you lump them all together?"







To read the full report, visit http://www.memri.org/report/en/0/0/0/0/0/0/6216.htm.